Quando le Forze Armate svedesi introdussero l'attuale versione delloro fucile d'assalto, identificato con la sigla AK5C, dotato di un'ottica a riflessione, o "punto rosso", dovettero elevare gli standard addestrativi, perché il personale aumentò improvvisamente il proprio punteggio nelle esercitazioni a fuoco, qualificandosi in maggioranza al livello più alto (marksman) dei tre previsti (1) (figura 1). L'esperienza svedese è solo una delle tante che, nel mondo degli utilizzatori professionali delle armi, ha evidenziato l'utilità e l'efficienza delle ottiche a riflessione e di quelle olografiche: esse hanno ormai di fatto rimpiazzato le mire meccaniche, relegandole al ruolo di backup (cioè di scorta, da utilizzare in caso di avaria dell'ottica).
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