In silenzio, senza eccessivi clamori, il Dragone sta aifilando i suoi artigli. Raramente mostra le sue armi taglienti e le sue letali lingue di fuoco, com'è avvenuto lo scorso 3 settembre durante la parata per festeggiare i 70 anni dalla vittoria sul Giappone nella Seconda guerra mondiale a cui hanno preso parte 12.000 uomini, 200 aerei da combattimento e 70 elicotteri in formazione compatta. Da sempre l'Esercito della Repubblica Popolare Cinese (l'acronimo inglese è People Liberation Army) è il più numeroso del pianeta e il secondo più potente dopo quello americano. La spesa militare delHImpero di Mezzo" sale vertiginosamente ogni anno, uno sforzo sostenuto anche dal galoppante e progressivo sviluppo economico, che non è stato certo scalfito dalle recenti turbolenze finanziare e dai transi-tori crolli delle quotazioni in borsa. Il PLA può contare su due milioni e 300mila uomini, un milione esatto in più di quello statunitense. Ma il Paese di Obama spende circa 600 miliardi di dollari e dispone di 1.600 navi e di 22.700 aerei, possiede l'Esercito più addestrato, tecnologicamente avanzato ed efficiente del globo. Lo stesso non si può dire di quello cinese, per il quale il Segretario Generale del Partito comunista, Capo dello Stato e leader militare Xi Jinping dichiara di sborsare appena 132 miliardi, meno della Francia, e che ha una flotta navale pari a un terzo di quella russa.
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