Allorché si disserta di sole, dermoco-smetologicamente parlando, si fa sempre riferimento o comunque l'immaginazione peregrina sempre nell'anfiteatro marino (marittimo o marinaio?) e segnatamente nell'interregno estivo per ovvii motivi social-sociologici (quindi trend e turismo di massa). Il sole, ricordiamoci, esiste anche di inverno, specialmente in alta montagna, dove appunto questo è ricchissimo di radiazioni eritematogene (segnatamente UVB e IR). Si suole affermare che ogni 1000 m di altitudine comportano un incremento del 15 dell'intensità delle radiazioni attiniche! La maggior parte dei maestri di sci, sul Glossklochner in Austria, sono affetti da "lichtschwien", ovverosia manifestazioni di ispessimento cutaneo a carattere calloso ipercheratosico sul dorso delle mani e nelle pelli più sensibili anche sul volto. Gli indigeni degli alti picchi dei Carpazi e dei Balcani verso levante, sottoposti ai venti impetuosi provenienti dagli Urali, soffrono di eritrosi interfollico-lare cronica di Leader, che si manifesta con ipertrofia reattiva dei follicoli piliferi con capillari ectasici e dilatati (1,2,3).
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