In occasione della 132a Assemblea generale di Electro-suisse il 19 maggio 2016 i membri si sono riuniti nella «Badener Trafohalle» (sala dei trasformatori di Baden), luogo carico di valore simbolico: dove in passato venivano costruiti i trasformatori di potenza, che hanno contribuito all'elettrificazione della Svizzera, oggi vengono organizzate delle manifestazioni. In maniera paragonabile a quella della «Badener Trafohalle», che grazie alla trasformazione dell'offerta di prodotti industriali in offerta di servizi ha potuto tenere il passo con il tempo, secondo le affermazioni del presidente uscente, Gabriele Gabrielli, anche Electrosuisse si sforza sempre di esaminare quali siano le esigenze dei propri membri e clienti. Nella sua allocuzione, prima di occuparsi del potenziamento dei servizi, ha però analizzato le situazioni dei due principali gruppi di membri, l'industria per la fornitura di elettricità, e l'industria elettrica e quella delle comunicazioni. Nel caso della prima industria le argomentazioni erano incentrate sulla situazione della sempre più conveniente produzione di energia eolica e solare, sulla copertura insufficiente delle centrali elettriche convenzionali e sull'obiettivo della sicurezza dell'approvvigionamento. Secondo Gabrielli alla classe politica viene chiesto di trovare delle soluzioni insieme all'industria per la fornitura di elettricità. Per il secondo gruppo di industrie era di nuovo il franco forte e la conseguente difficoltà ad esportare ad essere al centro delle argomentazioni. Il sistema di formazione svizzero possiede in questo contesto buoni prerequisiti, per avere successo anche in futuro.
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