Stai facendo scorta di maschere e sapone e metti la carne nel congelatore? Se è così, potresti essere come me:un survivalista che si prepara attivamente a fronteggiare l’emergenza del coronavirus. La nostra società èefficiente, ma anche fragile. Quante scorte di cibo ha la tua città? Quante macchine di ventilazione extra cisono nel tuo ospedale più vicino? Forse meno di quanto si pensi.Un mese fa, fare incetta di qualsiasi prodotto sarebbe sembrato strambo per chi, come me, vive a Boston,lontano dal centro dell'epidemia di coronavirus che si è diffusa in Cina. Quando ho iniziato a indossare tuteprotettive e guanti sterili, mi sono sentito quasi paranoico. "Ma il virus non è in Cina?" mi chiedeva stupefattoil mio figlio undicenne mentre trascinavo bottiglie di candeggina nello scantinato.
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