Uno dei fattori che più condizionano il risultato di una coltura fuori suolo in contenitore è certamente costituito dal substrato impiegato, che sostituisce il terreno di coltivazione. Infatti le piante allevate in contenitore hanno un rapporto chioma/radice non equilibrato e il loro apparato radicale si sviluppa in uno spazio limitato con maggiori esigenze in elementi nutritivi, in acqua e aria, rispetto alle piante cresciute in piena terra. Per soddisfare queste esigenze si ricorre a substrati composti da materiali organici o minerali di vario tipo, che da soli o in miscuglio assicurino alle piante condizioni chimico-fisiche ottimali e stabili nel tempo. Inoltre, poiché la produzione delle aziende florovivaistiche è sempre più specializzata,i substrati devono soddisfare le specifiche esigenze di coltivazione. Non esiste infatti un substrato adatto a tutte le specie di piante, ma a seconda delle esigenze vegetative di un gruppo di specie e delle condizioni di coltivazione, vengono costituitidei prodotti ad hoc.
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