Quello, dei buoni pasti è un settore estremamente competitivo con un giro d'affari di 2,3 miliardi di euro per oltre 2 milioni di clienti. Una guerra che si combatte a colpi di ricorsi al Tar e all'Antitrust. "No ticket day", ricorsi al Tar, sentenzedel Consiglio di Stato, pareri dell'Antitrust, tensioni e polemiche. Il settore dei buoni pasto, da qualche anno a questa parte, sta vivendo un periodo movimentato, caratterizzato da una concorrenza molto agguerrita che cerca di allargare i propri spaziin un mercato che oggi vale circa 2,3 miliardi di euro. Nato a metà degli anni Settanta come alternativa alla mensa tradizionale in casi speciali quali turni o trasferte, il servizio dei buoni pasto ha conosciuto una rapida evoluzione fino a diventareuna consuetudine per circa 2,2 milioni di lavoratori (oltre il 40% di coloro che pranzano fuori casa per motivi di lavoro in luoghi diversi dalla mensa aziendale), di cui 1,6 milioni occupati nel privato e 600.000 nel settore pubblico (ministeri, enti locali, aziende sanitarie, camere di commercio, università ecc.).
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